Ritratto di Radiouni.it

Spreco di denaro pubblico. Tribunale e Bollette dell' acqua.

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Nel consueto spettacolo a cui ormai ci hanno abituato gli attuali inquilini di Palazzo Mozzagrugno, con un’aula semivuota, il solito traffico di consiglieri di maggioranza che appaiono e scompaiono e un’improvvisazione totale anche sugli atti più banali, si è celebrato il previsto Consiglio comunale.

Nonostante l’importanza di alcuni punti, come spesso è successo in questa consiliatura, la seduta è stata resa possibile solo grazie ai numeri forniti dalle minoranze, che ancora una volta hanno messo a nudo tutti i limiti della coalizione, e in particolare del PdL, che dovrebbe sostenere Pasquale Dotoli.

La seduta prevedeva diversi punti all’ordine del giorno, tra cui l’approvazione di una delibera per porre un rimedio temporaneo alla situazione dell’Alghisa, su ci soffermeremo in maniera dettagliata prossimamente.

Un altro punto importante è stato quello relativo all’approvazione del  regolamento per le aree mercatali, un importante strumento di pianificazione urbana che prevede, tra altro, il ripristino del mercatino dell’usato in Piazza Duomo, l’utilizzo di Piazza della Repubblica e i criteri per l’assegnazione dei chioschi a soggetti privati.

Come al solito, questioni di rilevanza pubblica non hanno suscitato la degna attenzione di un cospicuo gruppo di consiglieri comunali che, ancora una volta, hanno negato i numeri alla loro stessa maggioranza.

Nei fatti, il dibattito sui principali punti all’ordine del giorno si è sviluppato tutto all’interno dell’opposizione, con buona parte dei consiglieri di maggioranza costretti al ruolo di spettatori. Il consiglio si è aperto con una serie di interrogazioni, tra cui una di notevole spessore, che illustra efficacemente lo sperpero di denaro pubblico a cui sono costrette le casse cittadine.

Il consigliere comunale Francesco Di Battista
Il consigliere comunale
Francesco Di Battista

Il consigliere Francesco Di Battista (Lucera 2.0), tra i più attivi esponenti nella lotta per salvare il Tribunale di Lucera, ha chiesto che venga fornito un resoconto del costo della struttura lucerina, dal momento che si è presa in considerazione l’ipotesi della presentazione di un esposto alla Corte dei Conti, in quanto si è appreso della volontà di utilizzare gli uffici giudiziari all’interno di una struttura sita in Piazza Padre Pio a Foggia, fatto che comporterebbe una spesa superiore  rispetto a quando il presidio giudiziario era ancora in vita nella città federiciana.

Antonio Tutolo, successivamente, ha portato a conoscenza della citatdinanza una serie di dati relativi ad un impegno di spesa per la liquidazione di fatture non pagate all’Acquedotto Pugliese nell’anno 2013. Fatture che, secondo quello che è possibile ricostruire dagli impegni di spesa, potrebbero anche essere parziali, perchè non potrebbero coprire la spesa effettiva per l’intero anno. Il totale degli importi non pagati, relativi al consumo di acqua, nelle scuole, bagni pubblici, uffici, fontane pubbliche, ecc.  è di circa 140.000 euro.

A parte l’anomalia di un Ente Comunale che rischia di vedersi tagliare i servizi per morosità, con una serie di tabelle Tutolo ha fatto rilevare una serie di stranezze, concentrando la sua attenzione su alcune utenze che sembrerebbero assolutamente fuori controllo.

Tra la sorpresa di buona parte del consiglio, con Pasquale Dotoli costretto a prendere atto di aver saputo di questa situazione qualche giorno dopo che ne è venuto a conoscenza lo stesso Tutolo, si è quindi scoperto che le latrine poste nella Villa Comunale, a pochi passi dall’ex Ospedale, costano ai cittadini la bellezza di circa 12.000 euro l’anno di soli consumi idrici. Stessa situazione per i bagni di Piazza Tribunali, dove il consumo di acqua arriva a circa 22.000 euro.

Tutolo ha scovato qualche anomalia anche tra le fontane pubbliche, con un dato che svetta su tutti. Quella posta in via Livorno fatturerebbe la bellezza di oltre 6.000 euro, a fronte di cifre nell’ordine delle centinaia di euro che interessano la quasi totalità delle fontanelle pubbliche.

Una situazione scandalosa, che vede in primo luogo coinvolta la struttura tecnica, a cui spetterebbe la gestione, in secondo luogo la parte politica, incapace di organizzare anche un servizio minimo come questo. L’ennesima prova dello scarso livello di attenzione che regna nella cura del bene pubblico a Lucera. «E’ evidente - ha affermato il Sindaco arrampicandosi sugli specchi - che il problema è grave, c’è però da considerare che le colpe non possono essere addebitate alla politica, perché è la struttura tecnica che dovrebbe interessarsi di questo aspetto». La risposta ha fornito a Tutolo un assist micidiale che, con un altro fascicolo tra le mani, ha chiesto i risultati del lavoro effettuato da un tecnico di Foggia, a cui era stato dato un incarico proprio per capire questo tipo di problemi, e al solito il Sindaco non ha saputo dare risposta. Sempre a proposito di acqua c’è da segnalare un’interrogazione di Luca Borrellisulla scuola Bozzini-Fasani, dove per l’ennesima volta è stato denunciato l’allagamento dei locali interrati.

Subito dopo si è passati alla discussione dei punti all’ordine del giorno, dove la maggioranza ha subito l’ennesima umiliazione. Nell’improvvisazione più totale, con diversi consiglieri che non avevano ancora preso visione del documento, è stato approvato, con i soli voti dei consiglieri di maggioranza, il regolamento per le aree mercatali, che è stato oggetto di diversi rilievi da parte delle opposizioni.

Il punto più discusso prevedeva che i vincitori dei bandi relativi all’assegnazioni dei chioschi potessero cedere a terzi l’utilizzo dell’area. Una previsione inusuale per un bando pubblico perché  secondo Antonio Tutolo - con questo dispositivo qualche malintenzionato potrebbe facilmente bypassare i rigidi criteri stabiliti per l’assegnazione, che prevedono una serie di indicatori relativi allo status economico e che privilegiano i concorrenti disoccupati.

Nel totale imbarazzo della maggioranza, e di qualche componente della struttura tecnica, il regolamento è stato cambiato in corso d’opera, grazie anche ai rilievi posti dal consigliere De Vicariis (UDC). Una situazione imbarazzante che, come ha fatto giustamente notare il consigliere Dell’Osso (pdl), poteva essere evitata discutendo il documento nellla commissione consiliare, e soprattutto  portandolo alla conoscenza dei consiglieri in tempi utili, e non, come più volte in passato denunciato dal consigliere Di Battista, poche ore prima della seduta consiliare.